Come è fatto un libro?

Lo ammiriamo e lo rigiriamo tra le mani, osserviamo incantati i colori della sua copertina, annusiamo l’odore delle sue pagine. Ma sappiamo davvero dare un nome ad ogni sua parte? 

Scopriamo insieme quali sono le parti essenziali che compongono questo oggetto tanto amato e come esse abbiano un effetto importante sulla decisione d’acquisto da parte di ogni lettore.

La rilegatura

Prima di iniziare il nostro viaggio alla scoperta delle parti del libro, è necessario fare una prima distinzione tra le varie tipologie di edizioni in cui possiamo imbatterci quando entriamo in una qualsiasi libreria. 

Le edizioni cartacee si distinguono prima di tutto in base alla rilegatura, ovvero la tecnica con cui i fogli vengono cuciti e assemblati tra loro per costruire infine l’oggetto-libro. 

Al giorno d’oggi vengono impiegati principalmente due tipi di legatura:

  • legatura con copertina rigida o cartonato 
  • legatura con copertina morbida o brossura 

La differenza principale tra queste due tipologie di legatura, oltre al lato economico e quindi alla differenza di prezzo, sta nella capacità di apertura delle pagine. Nella brossura infatti la difficoltà aumenta con lo spessore. 

La copertina rigida

È un rivestimento realizzato a partire da un’anima di cartone rigido in tre parti (i due piatti, anteriore e posteriore, e il dorso) rivestiti all’esterno con un foglio di materiale naturale o sintetico e successivamente uniti al corpo del libro. Tale tecnica discende dalle antiche legature di prestigio, i cui i materiali pregiati, come cuoio e pelle, sono oggi sostituiti da tele trattate o da carte decorate.

I libri con copertina rigida spesso presentano anche la sovraccoperta, stampata su carta o cartoncino leggero, che oltre a servire per decorare e proteggere la copertina, ha le bandelle, le quali, come vedremo, offrono uno spazio pubblicitario in cui ospitare testi e informazioni legate al contenuto e all’autore del libro.

La brossura

Questo tipo di rilegatura che si ottiene cucendo o incollando tra loro le varie segnature (ovvero blocchi di testo stampati su un unico grande foglio in modo tale che, una volta tagliato e piegato, siano tutti nel senso giusto e nell’ordine corretto di lettura delle pagine). 

In questo caso la copertina viene stampata su un cartoncino spesso – a volte plastificato – e viene incollata al dorso e poi rifilata sui tre lati. 

Tipica della rilegatura in brossura è la copertina con alette: due strisce dello stesso cartoncino della copertina, la cui larghezza varia in genere da pochi centimetri a quasi tutta la larghezza della copertina.

Quali sono le parti esterne di un libro?

Dunque oggi è possibile imbattersi in cinque tipologie di edizioni, riportate qui di seguito in ordine crescente di prezzo d’acquisto:

  • brossura (o copertina morbida)
  • brossura con alette 
  • brossura con sovraccoperta stampata
  • copertina cartonata
  • copertina cartonata con sovraccoperta stampata

A seconda del tipo di rilegatura impiegata dunque cambierà anche l’anatomia stessa del libro. Di conseguenze le sue componenti essenziali partendo dall’esterno possono comprendere:

  • copertina
  • quarta di copertina
  • dorso
  • capitello
  • cuffia
  • unghia
  • eventuale fascetta

Copertina

La copertina è il primo elemento che il lettore incontra. Contiene informazioni riguardo a: 

  • titolo del libro
  • nome dell’autore o il suo pseudonimo
  • marchio della casa editrice (informazioni che storicamente venivano relegate al frontespizio) 

È composta da quattro pagine, anche se nell’uso comune utilizziamo il termine solo per riferirci alla prima, che in gergo tecnico viene chiamata prima di copertina o in un’edizione cartonata piatto superiore, e corrisponde alla facciata del libro. 

La seconda e terza pagina possono avere risvolti (bandelle o alette) che ospitano testi di presentazione, biografie degli autori, foto o altre informazioni sul contenuto del libro. La quarta di copertina corrisponde invece al retro del libro. 

La coperta del libro moderno è costituita dai cartoni rigidi e dal dorso per le rilegature rigide oppure dal cartoncino meno spesso che avvolge e tiene incollato il blocco dei fogli della brossura. Può essere infine rivestita con un ulteriore foglio definito sovracopertina, che è possibile anche trattare con la plastificazione.

Quarta di copertina

È la quarta facciata del rivestimento esterno di un libro, ovvero il retro dell’edizione. Contiene una serie di elementi indispensabili come: 

  • prezzo 
  • codice ISBN
  • nota bibliografica dell’autore
  • descrizione sintetica del contenuto o messaggio promozionale (detto anche soffietto o blurb, termine che può indicare anche la frase sulla fascetta o la fascetta stessa)
  • didascalia dell’immagine presente in copertina
  • credits del progetto grafico 
Per estensione il termine “quarta” indica anche il solo testo ivi collocato.

Dorso

Detto anche costa o costola, è il lato lungo del libro che unisce la prima e la quarta di copertina. Solitamente riporta almeno l’indicazione del nome dell’autore e del titolo, oltre al marchio dell’editore. 

Il dorso è infatti l’elemento che permette di identificare i libri quando sono collocati verticalmente sugli scaffali. In un’edizione in brossura il dorso è unito direttamente ai fascicoli delle pagina (“brossurare” significa infatti incollare). 

Capitello

Il capitello è il rinforzo di seta o di cotone cucito in testa e al piede del dorso delle edizioni con copertina rigida, con funzione di ancoraggio del volume alla coperta se fatto a mano, e di sola protezione dalla polvere se di tipo commerciale. 

Il capitello può essere monocromatico o policromo (in questo caso vengono quindi impiegati due fili di cucitura di diverso colore alternato, creando quell’effetto zebrato che troviamo nelle rilegature cartonate). 

È utilizzato per rinforzo ma soprattutto come ornamento del libro, infatti in molte edizioni odierne vengono impiegati dei finti capitelli incollati e “preconfezionati” per simulare una legatura a filo. 

Cuffia

La cuffia è una componente della legatura che consiste in una ripiegatura verso l’interno del materiale di rivestimento (pelle, pergamena o altro) della coperta in corrispondenza dei capitelli. 

La cuffia ha la funzione di proteggere i capitelli e di rinforzare il dorso. Si hanno due cuffie: quella di testa e quella di piede del libro. Come il capitello, è presente solo nelle edizioni con copertina rigida.

Unghia

Detta anche unghiatura o cassa o labbro, è la parte dei piatti di copertina che sporge ai margini di un’edizione cartonata. Tale sporgenza è determinata dalla differenza di dimensioni tra il formato delle carte e quello dei piatti della legatura, con la funzione di proteggere i bordi (o tagli). Deve il suo nome al fatto che consente di aprire il libro con la punta del dito, facendo appunto leva sull’unghiatura.

Fascetta

A volte possiamo trovare intorno al libro la cosiddetta fascetta, ovvero una striscia di carta colorata che avvolge il libro, con una funzione di richiamo verso il cliente e di promozione (per esempio può contenere informazioni riguardo la vincita di un premio letterario, il numero di copie vendute, recensioni e giudizi da parte di lettori celebri, e via dicendo). In assenza di fascetta, il luogo d’elezione per lo strillo è la quarta di copertina.

Oggi sono molto diffuse, soprattutto in Italia, dove spesso sono anche molto contestate per la tendenza ad esagerare, soprattutto su folli cifre di vendita. Potete trovare una simpatica raccolta di tutte le migliori fascette nel blog Fascetta Nera.

Alette o bandelle

Dette anche risvolti di copertina, sono la parte interna della sovraccoperta, infilata tra i piatti e le sguardie; possono anche essere utilizzate come segnalibro durante la lettura. 

Distinguibili in aletta anteriore (o seconda di copertina) in cui viene riportata un’introduzione alla trama, e aletta posteriore (o terza di copertina) in cui viene stampata una biografia dell’autore e una sua eventuale foto.

Quali sono le parti esterne di un libro?

Ciò che è racchiuso dalla copertina è chiamato blocco libro: è costituito dai fogli rilegati insieme in vario modo, suddivisi in segnature – ottavi, sedicesimi, trentaduesimi… – cioè i fogli stampati e piegati a seconda del formato desiderato.

Ma non tutte le pagine sono uguali; quelle iniziali, i cosiddetti principi, comprendono:

  • fogli di guardia
  • occhiello
  • frontespizio
  • colophon

Foglio di guardia

I fogli di guardia o sguardie o risguardi tengono incollati l’interno della copertina con i fascicoli del testo, per questo, generalmente, sono più resistenti delle altre pagine; diventano la prima e l’ultima pagina del libro stesso, anche se non sono conteggiati nella numerazione delle pagine. 

Si usano per le edizioni con copertina cartonata; talvolta in una carta diversa dal resto del blocco libro (bianchi, colorati o stampati a fantasia, mentre in antichità veniva impiegata spesso una carta marmorizzata). 

Di solito non si trovano nelle edizioni in brossura, non essendo utili per questo tipo di rilegatura, anche se possono essere simulati nei primi fogli con effetti di stampa. 

Occhiello

È la prima facciata interna che riporta il titolo (eventualmente senza sottotitolo) dell’opera o, più frequentemente, il nome della collana, in testa alla pagina; di solito è la pagina 1, non numerata come devono essere tutte le pagine senza testo o solo con titolo, dette pagine di occhiello o occhietto.

Frontespizio

È la prima pagina stampata di una pubblicazione. Riporta tutti i dati del libro: 

  • il nome dell’autore
  • il titolo
  • il nome dell’editore

Solitamente è la terza pagina, non numerata; invece la pagina precedente, a fianco, è denominata antiporta o antifrontespizio. 

Nei primi libri a stampa il frontespizio era piuttosto ricco, riportando tutte le note del libro, anche in forma di componimento poetico e con elementi decorativi. Più tardi, invece, le decorazioni si sono trasferite sulla copertina e i dati di pubblicazioni nel colophon (in genere il retro del frontespizio stesso).

Colophon

È la pagina delle note editoriali e della proprietà letteraria. Solitamente segue il frontespizio (per questo è detta anche retrofrontespizio) a pagina 4, anch’essa non numerata. 

Riporta informazioni su:

  • traduzione del testo
  • casa editrice
  • detenzione dei diritti d’autore
  • l’edizione e la versione originale
  • i riferimenti allo stampatore, al luogo e alla data di stampa 

Il termine deriva dal greco kolophon, “estremità”, infatti in antichità era la pagina che chiudeva il volume, riportando le indicazioni del copista.

Gli altri elementi paratestuali

All’interno di un volume possiamo poi trovare altri elementi paratestuali, intendendo con questo termine tutti quegli elementi accessori collocati, come chiarisce lo studioso francese Gérard Genette, “attorno al testo”. Vediamoli brevemente:

  • sommario (o indice generale): è un elenco ordinato delle varie parti che compongono un libro, solitamente organizzato in capitoli e sottocapitoli con l’indicazione dei numeri di pagina dove essi cominciano. È posto all’inizio del testo nella saggistica, mentre per la narrativa e la poesia si trova alla fine, dove possono inoltre comparire l’indice dei nomi, l’indice delle tavole, dei grafici presenti nel testo o altri indici, a seconda della tipologia di edizione (in un’edizione critica, per esempio, ci può essere l’indice dei manoscritti e degli archivi)
  • dedica: un tempo sotto forma di epistola dedicatoria, la “dedica d’opera” è spesso contenuta all’interno di una pagina a sé non numerata che segue il frontespizio. Può contenere la dedica dell’autore a famigliari, amici, oppure un testo introduttivo al significato del libro, come una citazione di un diverso autore che offre una suggestione rispetto all’argomento del libro (in questo caso parliamo dunque di epigrafe o esergo)
  • presentazione: denominata anche prefazione, introduzione, premessa o avvertenza
  • postfazione (o nota conclusiva)
  • ringraziamenti 
  • bibliografia e apparati vari, iconografici o documentari
  • notizie bibliografiche sull’autore
  • segnalibro, di stoffa in rari casi di edizioni cartonate eleganti e di studio, come le collane dei classici (il segnalibro è anche il nome di oggetti o stampe, di solito rettangolari, usati come promemoria di lettura, da inserire tra le pagine)
  •  
Eccoci dunque giunti al termine del nostro viaggio fra le parti del libro, alle quali dedicheremo approfondimenti specifici. Salvate quindi questo articolo e tenetelo a portata di mano!

FONTI

Webnauta

J. Tschichold, La forma del libro, Ronzani Editore, 2022
C. Demaria, R. Fedriga, Il paratesto, Edizioni Sylvestre Bonnard, 2001
R. Cicala, I meccanismi dell’editoria. Il mondo dei libri dall’autore al lettore, Il Mulino, 2021
V. Notarberardino, Fuori di testo. Titoli, copertine, fascette e altre diavolerie, Ponte alle Grazie, 2020

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