I mestieri del libro: ufficio stampa

La funzione dell’ufficio stampa è quella di comunicare con il mondo esterno, creando interesse e dibattito intorno ai progetti della casa editrice. L’addetto stampa, infatti, tiene aggiornate le varie testate giornalistiche, i programmi televisivi, quelli radiofonici e le riviste di settore. Questo ruolo è molto attivo e richiede un rapporto diretto con chi lavora nel mondo dei new media e di quelli tradizionali.

Negli ultimi anni, all’ufficio stampa è stata progressivamente affiancata la figura del social media manager, che cura le campagne web, la newsletter e i profili social della casa editrice.

In particolare, l’addetto stampa:

  • legge il libro, individuandone i punti di forza, i temi e le caratteristiche su cui fare leva durante la promozione
  • elabora una strategia di comunicazione, dunque individua il professionista adatto alla promozione e organizza eventi connessi al testo (book club, presentazioni, reading, etc.)
  • redige il comunicato stampa da cui è possibile conoscere la trama del libro, i temi toccati e la loro aderenza rispetto all’attualità, i punti di forza del testo, lo stile e la biografia dell’autore. Un comunicato potrà dirsi efficace quanto più sarà accattivante, sintetico e ben scritto 
  • raccoglie e sollecita recensioni e feedback riguardo il testo

Una delle strategie messe in atto dall’ufficio stampa per la promozione che ha un ritorno sostanzioso e che è stata resa possibile con il crescente incremento e utilizzo dei social online è la promozione tramite bookblogger: profili social cui viene proposta una collaborazione, cui segue l’invio di uno o più libri – a seconda del contratto stipulato –  e che si occupano poi di recensire e condividere con la loro community, sostanzialmente composta dai cosiddetti “booklovers”, dunque da un pubblico di destinazione di potenziali acquirenti. Qualcuno accompagna l’invio del libro con gadget e oggetti legati alla storia, così da confezionare al meglio il prodotto stesso e rendere l’esperienza di lettura più coinvolgente. 

Ma anche le strategie di promozione più innovative fanno affidamento sulla vera “strategia” promozionale – quella classica, intramontabile e più forte di qualsiasi altra possa essere messa in atto –: il passaparola. 

Prendiamo il caso internazionale di Elena Ferrante con la saga dell’Amica geniale. lI suo particolare caso dimostra come il successo possa nascere anche senza presentazioni pubbliche o presenze a trasmissioni televisive. Ciò che ha funzionato è la forma tradizionale delle recensioni e il passaparola, oltre al convincimento dei librai a mettere in evidenza le copie.

Anche se Elena Ferrante non perde occasione di difendere il proprio anonimato e sfuggire alla spettacolarizzazione dei media (e paradossalmente più si nasconde e più accentua tale processo), ha venduto circa 2,5 milioni di copie in Italia e 15 milioni nel mondo.

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