Come evitare anacronismi nel tuo manoscritto

Fra i molti errori in cui può incorrere un autore, gli anacronismi sono fra i più diffusi. Cosa sono? Come evitarli?

Non dovrebbe mai essere presentato a una casa editrice o autopubblicato un manoscritto che presenta incongruenze nella cronologia dei fatti narrati. Ma come fare quando, alla centesima rilettura, diventa difficile individuare qualsiasi errore? Sicuramente l’apporto dei professionisti del settore, come gli editor e i correttori di bozze, è prezioso e fondamentale, ma ci sono alcune tecniche per evitare scivoloni di questo genere o per scovarli in fase di rilettura. Vediamo quali sono!

Cos'è un anacronismo?

Secondo il dizionario Treccani, un anacronismo è un “errore cronologico per cui si pongono certi fatti in tempi in cui non sono avvenuti e, in special modo, si attribuiscono a un’età istituti, idee o costumi discordanti dal quadro storico di essa. In senso fig., riferito a persone, opinioni, fatti, usanze in contrasto col loro tempo.”

Un autore deve evitare a tutti i costi gli anacronismi. Ma, soprattutto se sta scrivendo un’opera lunga, come un romanzo, può essere difficile. Cosa fare? Come tenere insieme tutte le informazioni necessarie ed evitare così di scrivere che il protagonista sparò all’antagonista anche se la polvere da sparo non era ancora stata inventata?

Per prima cosa, bisogna informarsi e crearsi un’immagine nitida dell’ambientazione spazio-temporale, ricca di dettagli storici e documentati.

Questo non vale solo per chi scrive romanzi storici: una ricerca su Google prima del 1998 (anno di nascita del motore di ricerca) sarebbe anacronistica, anche se si tratta di pochi anni fa.

Non bisogna quindi mai accontentarsi della propria memoria, ma studiare il periodo e il luogo che faranno da sfondo alla nostra storia, soprattutto se sono molto lontani nel tempo e nello spazio e non ne abbiamo esperienza diretta.

Anacronismi nei romanzi storici e non solo

Gli anacronismi, come abbiamo visto, sono errori cronologici che si verificano quando inseriamo un elemento estraneo all’epoca della narrazione. Che non si pensi però che gli anacronismi riguardano solamente i romanzi storici! Gli anacronismi sono scivoloni in cui è possibile incappare nei romanzi di qualunque tipo, d’avventura, rosa e addirittura fantasy.

In senso lato un anacronismo è qualcosa “fuori posto” nella linea cronologica e nella consequenzialità dei fatti della nostra storia. Chi scrive deve avere chiari tutti gli elementi:

  • biografia dei personaggi
  • dettagli dell’ambientazione spazio temporale

… sia quando sono reali, sia quando sono di fantasia!

Come fare? Non c’è una vera e propria risposta e ogni autore ha le proprie tecniche: documenti Excel con tutti i personaggi e le loro caratteristiche, biografie dettagliate o una linea del tempo con la cronologia degli eventi.

Sono tutte tecniche valide, la preferenza per l’una o per l’altra dipenderà anche dal tipo di romanzo che si sta scrivendo. Una volta concluso, è fondamentale che venga sottoposto a un’ulteriore verifica: l’editing e la correzione di bozze.

Anacronismi e altri scivoloni

Non solo anacronismi: sono molti gli scivoloni che si rischia di fare scrivendo un romanzo. Oltre che grossolane, queste contraddizioni possono confondere il lettore e rendere la storia poco chiara. Vediamo un paio di esempi.

Personaggi che cambiano nome

Se si decide in fase di scrittura o revisione di cambiare il nome a uno dei personaggi, bisogna aver cura di farlo in TUTTO il manoscritto.

Può essere d’aiuto in questo caso lo strumento “Trova-Sostituisci” di Word. Basterà inserire il nome che abbiamo cambiato e, se è rimasta qualche occorrenza nel testo, questo strumento la troverà e vi darà la possibilità di sostituirla automaticamente.

Personaggi che viaggiano nel tempo

A meno che i personaggi non abbiano espressamente il potere di viaggiare nel tempo, bisogna prestare attenzione alla consequenzialità dei fatti.

Può essere utile fare una linea del tempo, per avere la progressione delle varie linee narrative sott’occhio. Questa deve essere chiara all’autore indipendentemente dall’ordine in cui i fatti vengono narrati, anche nel caso in cui si utilizzino flashback, flash forward o si facciano digressioni.

Per i romanzi storici è bene tenere sempre a portata di mano delle fonti e controllare quando viene un dubbio. Ancora meglio controllare anche quando non viene nessun dubbio: la scrupolosità non è mai abbastanza!

Bisogna poi che queste fonti siano affidabili, soprattutto quando riguardano fatti del passato poco studiati. È bene anche non accontentarsi della prima cosa che si legge su internet, dove le informazioni possono essere inesatte o incomplete. Questo vale per tutti i tipi di romanzi che hanno una qualche pretesa di essere verosimili o che hanno uno sfondo reale, e vale anche per ambientazioni molto specifiche – ad esempio un ospedale o un commissariato di polizia.  

Nei romanzi fantasy e di fantascienza l’autore dovrà invece inventare in modo dettagliato l’ambientazione e la sua storia. Il modo migliore per evitare errori è appuntarsi tutti questi dettagli nella forma che si preferisce, purché rimangano scritti! Come si dice, scripta manent, verba volant.

In conclusione, quindi, l’autore, prima di mettersi a scrivere, dovrà diventare un vero e proprio esperto dell’argomento che intende trattare, in tutti i suoi aspetti.

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